L’età del bronzo
Negli ultimi secoli del III millennio, il passaggio all’età del Bronzo è segnato dal pieno sviluppo della metallurgia con la lavorazione del bronzo (lega di rame e stagno) che consente la creazione di nuovi strumenti, ornamenti e armi (asce, spade, falcetti, pendagli, pugnali, rasoi, coltelli, spilloni) sempre più elaborati; dal formarsi di un artigianato specializzato; dal forte incremento demografico e dal sorgere di grandi villaggi organizzati.
L’antica età del Bronzo, che ha inizio nel 2200 a. C., non è documentata a Forlimpopoli, ma è presente nelle immediate vicinanze, a Cesena, località Provezza e Diegaro, due insediamenti caratterizzati da una forte continuità con le ultime fasi dell’età del Rame.
E’ infatti con le fasi Media e Recente dell’età del Bronzo (XVI- metà XII sec. a.C.) che in Romagna avviene una riorganizzazione importante del territorio, con la nascita di nuovi abitati che nel tempo raggiungono anche importanti estensioni.
Anche i territori di Forlimpopoli e di Bertinoro non sono estranei a questa trasformazione: nel Bronzo Recente si raggiunge la massima espansione e ancora maggiore importanza viene ad assumere la direttrice pedemontana da Forlì a Ravenna.
I siti si inseriscono, così, nell’antico sistema viario dei tratturi che dall’Appennino conduceva verso la costa e di cui la ravennate via Erbosa, i percorsi a ridosso del fiume Bidente e la via Pasna (poi via Petrosa) sembrano essere elementi residuali.
Nelle fasi avanzate della media età del Bronzo ha inizio l’abitato di Capocolle di Bertinoro (FC), che proseguirà anche nel Bronzo Recente. Scoperto da Antonio Veggiani negli anni Settanta del secolo scorso, il sito era collocato sulle ultimi propaggini collinari, a dominio della pianura sottostante. Il materiale rinvenuto è caratterizzato da tazze con le tipiche anse cornute sopraelevate e cilindro-rette, olle e dolii decorati a cordoni lisci o a tacche, vasi biconici e situliformi.
Dall’esame di questi elementi si evidenzia come in questo periodo la Romagna graviti verso l’Italia centro-meridionale, tanto che nel Bronzo Recente essa fa parte a pieno titolo di quella koinè stilistica nota con il nome di facies subappenninica, che tra XIII e XII sec. a.C. unifica la penisola italiana.
Sempre relativi alle fasi avanzate del Bronzo sono i materiali rinvenuti nel 1969 durante i lavori di costruzione di Casa Vitali in Via Circonvallazione Emilia.
Analogamente afferenti allo stesso periodo sono i materiali rinvenuti nei Poderi Sirri e Sansovini a Nord-Est di Forlimpopoli sulla sinistra del torrente Bevano e a Monte Maggio di Bertinoro.
Durante il XII secolo a. C. praticamente tutti i villaggi (ad eccezione forse di Monte Maggio di Bertinoro) vengono abbandonati, in coincidenza con il generale periodo di crisi e instabilità che coinvolge la pianura padana tra la fine del Bronzo Recente e gli inizi del Bronzo Finale.