La ceramica dagli scavi nella Rocca

Le ceramiche esposte nell’ultima sala del museo sono state rinvenute durante gli scavi effettuati nell’area della Rocca negli anni 1959-61 e 1984-85.

Questi reperti coprono un arco temporale che va dal XIV al XVI secolo; si tratta di manufatti legati per lo più alle attività connesse alla conservazione e alla preparazione dei cibi e alla mensa: in questi contesti la raffinata maiolica convive con la ceramica di uso comune come il pentolame da cucina, le bottiglie invetriate, le ingobbiate con o senza ornato dipinto. Tra le maioliche sono attestate quelle di tipo arcaico ed esemplari decorati in stile gotico. Al pari della maiolica, si trovano frammenti di ceramica graffita. Il fluire del tempo muterà il gusto degli ornati che, sempre più raffinati, contraddistinguono gli esemplari rinascimentali. Fra gli altri sono degni di nota alcuni oggetti con decori “bianco su bianco”, “alla palmetta persiana” e con emblemi gentilizi come, ad esempio, i frammenti con due spade incrociate al capo caricato di una stella d’oro a sei raggi, arma della famiglia Zampeschi che governò Forlimpopoli dal 1535 al 1592.

 

Il XVI secolo è tutto un fiorire di nuovi stili e decori: quello “alla porcellana”; quello su smalto berettino con motivi “a trofei” e festoni di frutta; l’istoriato; lo stile “fiorito a geometrizzazioni” e, infine, l’ornato denominato “conventuale”. Si segnala, in ultimo, un gruppo di oggetti in terracotta ingobbiata (bianca, dipinta, graffita) che, presentando sul fondo dei ‘graffi’ intenzionali, attesterebbero la precisa volontà di ‘personalizzare’ il vasellame per distinguerne la proprietà.

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